Pubblicato da: lateladipenelope | 28 agosto 2011

Lettera a me stessa

 

Cara Emanuela,

è tanto che non ci vediamo, da quel giorno che, all’improvviso, brutalmente, irreversibilmente, ci cambiò la vita. E ci allontanò per sempre. Ti ho pensato tanto, sai, mi sono chiesta spesso cosa penseresti di me ora, cosa proveresti se ti raccontassi tutto quello che mi è successo in questi anni in cui siamo state separate.

Cara, cara, Emanuela, permettimi di cominciare questa corrispondenza con te, ti voglio bene, anche se forse non te l’ho dimostrato quanto avrei dovuto, ma te ne ho sempre voluto, come potevo, come riuscivo, non sono riuscita a salvarti, quel giorno, ma penso sappia anche tu che era inevitabile. Solo una di noi due doveva continuare ed io non lo sapevo allora ma ero io la più forte, la più consapevole e toccava a me farcela. Tra qualche giorno è il nostro compleanno, io sono arrivata ai fatidici 30 mentre tu, piccola, rimarrai per sempre a 27.

Quella mattina, quando ci siamo perse per le intricate e misteriose vie del destino, siamo riuscite, ti ricordi, ad aprire la porta di casa ai militi del 118, ma io da quel momento ti ho persa, non ho più ricordi, ti posso raccontare, cara, che siamo state operate e, su quel lettino eravamo ancora vicine, l’ultimo momento in cui lo siamo state perchè al mio risveglio tu non c’eri più.

Per fortuna,sai, tu non c’eri più. Almeno ho sofferto io per te. Tu te ne sei andata via silenziosamente e senza sentire nulla. Io ho chiamato tanto aiuto, ma nessuno veniva, per un tempo che mi è sembrato un’eternità.Poi piano piano la situazione un pò si è chiarita volti noti sono comparsi. La mamma, Georgeos, Paolo,Valeria, loro c’erano. E Marco, sì, poi c’era anche lui, ma dimenticalo,lui, lui è scomparso,  forse ha capito subito che tu te ne eri andata o forse non aveva voglia di chiederselo, come non aveva voglia di stare con te. Dopo sono stata tanto tanto in ospedale, mi sono sentita perduta, senza più futuro, senza più nulla, sono stata a lungo disperata. Ho dovuto cambiare lavoro,sai, non potevo più fare il nostro lavoro. Ho lasciato anche casa, c’erano troppe scale ,sai.Puoi immaginare tornare a casa di mamma e papà, un disastro, la solita storia, ripetuta, ancora, di nuovo, le persone non cambiano, mai.Ho dovuto lottare ed ero sola, le amiche, gl iamici, nulla, non c’era nessuno con me, era una cosa troppo grande ed in questi casi si è soli, soli con sè stessi. Ma questo non significa che si è perduti, solo che ci si mette un pò di più e che se qualcuno rimane vicino a te è davvero e per sempre.

Dopo 3 anni io e Paolo abbiamo comprato una bellissima casa in centro, pensa te, che abbiamo appena finito di arredare, ho un altro lavoro ora, senza di te non è la stessa cosa,tu eri capace di mediare ogni situazione, io sono meno diplomatica, mi arrabbio, non accetto tutto ma in qualche modo anche il lavoro và o comunque lo faccio andare. Cerco di affrontare le cose giorno per giorno. Le conseguenze sono state tanto gravi, continuo a prendere farmaci e a fare analisi, mi stanco per niente, senza te è difficile fare tutto con gli stessi ritmi e risultati, ma non mi arrabbio più ora, anzi forse in un certo senso ci sono affezionata a questa mano immobile, farei cambio solo per poter stare con te di nuovo un altro pochino, per poterti salutare meglio e farti vedere che non è mai tutto perduto, cara,cara, me.

Con tanto, tanto affetto,

Perdutamente tua,

Emanuela.


Risposte

  1. Io non ho conosciuto l’altra Emanuela, ma questa, una ragazza coraggiosa, energica, capace di ammettere quelle che ritiene le proprie debolezze, eppure di creare, lavorare, agire, vivere. Si, questa Emanuela è proprio una bella persona! Auguri, Emaki! 😉

  2. Grazie degli auguri, cara Romaguido……..credo di dovere ancora conoscere questa Emanuela, l’altra Emanuela, invece, non sò in realtà se mi piacesse, di sicuro la conoscevo, bene, più di lei forse………..

    Ma la vita è un viaggio e forse quello che fà davvero la differenza non è tanto dove si arriva ma il percorso che si compie……..

  3. L’ha ribloggato su Ultima spiaggia dei sognie ha commentato:
    deliziosa, commovente! … come lei stessa dice; Ma la vita è un viaggio e forse quello che fà davvero la differenza non è tanto dove si arriva ma il percorso che si compie…♡

  4. grazie Poesilandia, grazie a te sono riaffiorata tra le trame della tela dietro cui mi sono nascosta in questi anni…..così sono qui per risponderti è bello vedere come anche dopo tanto tempo qualcuno può essere colpito dalle tue riflessioni, dal tuo vissuto….

  5. ogni tanto … si ritorna … 🙂


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